La serata , finito il giro generale, decido di passarla a La boca nel quartiere del Tango, meta non trascurabile per chiunque venga a Buenos Aires anche se “allegrico” a questo tipo di danza come me! E’ un trionfo di colori , una sorta di scenografia a cielo aperto in cui ogni particolare attira l’attenzione
Lampioncino
palazzine
Maradona
Tanghero
ancora colori
Mi addentro nei cortili di queste lamiere colorate, curiosando fra i negozi ed in uno di questi mi sento a casa…
Buenos Aires o San Gregorio Armeno?
Buenos Aires o la Sanità?
Sta oscurando il cielo, forse è meglio organizzarsi per la cena…
La Boca offre tutta una serie di deliziosi ristoranti all’aperto : fra tangheri che si offrono per posare in foto turistiche, sosia di Maradona che vogliono fare altrettanto, artisti, pittori e artigiani di ogni tipo e sorta (che rigorosamente vietano di fotografare la loro mercanzia, come a Camden ) puoi sederti dove preferisci e consumare da un caffè a un assado servito con la stessa gentilezza . Il cibo è accompagnato, per riempire i tempi di attesa biblici come in tutto il resto del Paese, da musica dal vivo e danze caratteristiche : il signor tango ,ma anche il folklore con tanto di Gaucho con bolas e foulard
Gaucho
Di nuovo tango
E la serata continua così, con l’alternarsi delle danze, mentre mangio le mie empanadas con un bicchiere di birra : così ho assaggiato le empanadas di ogni posto visitato!!! Lo spettacolo è bello, nessuno mi caccia via, ma il sonno per la notte precedente comincia a farsi sentire così chiamo un taxi e mi faccio riportare in albergo.
Lungo la strada , guardo di fuori : quanti barboni, quante persone in terra su miseri cartoni e…bambini, bambini di strada in piccoli gruppi, soli, senza adulti, a terra fra la spazzatura…l’autista mi guarda e mi spiega che molti non sono nemmeno registrati, che spesso spariscono per traffico di organi, o per…un pugno nello stomaco, ricaccio dentro le lacrime : dovrò inventarmi qualcosa da fare!